Intervista con Guru Dev Singh sul Sat Nam Rasayan

29 febbraio 2012

Intervista sul Sat Nam Rasayan, l'arte del rilassamento profondo, effettuata a Rishikesh, India.
Versione italiana a cura di Santokh Singh.

Parlaci del Sat Nam Rasayan e di come ti è stato trasmesso l’insegnamento.

Quando Yogi Bhajan mi insegnò il Sat Nam Rasayan lo fece nella forma tradizionale. Ciò significa che il Maestro ti osserva e ti dirige per farti arrivare da solo alla conclusione. Questo è il motivo per cui non vi è trasmissione attraverso la parola. E neppure iniziazione. E’ una ricerca volta alla costruzione di questo potenziale di silenzio che ti permette di avere la percezione diretta di un evento. Ci vollero alcuni anni insieme a Yogi Bhajan finché un giorno non ci fu né domanda né risposta. Era semplicemente uno stato di osservazione dell'esperienza. Quando l’esperienza accadde, lui riconobbe che io riconoscevo l’esperienza e questa modalità di insegnamento si concluse. Si concluse ed ebbe inizio un insegnamento molto pratico, del tipo “Cura queste persone”, “Risolvi questo”… Mi ci vollero alcuni anni per integrare il fatto che uno stato di silenzio profondo ha un impatto sul sistema.

Che cos'è il Sat Nam Rasayan e quale è stato il tuo contributo all'insegnamento?

Quando giunsi a quella conclusione l’insegnamento del Sat Nam Rasayan era essenzialmente completato. L’unica cosa che restava da fare era di indurre negli allievi grazie a degli esercizi uno stato di silenzio, e farli arrivare a comprendere che c’è un impatto tra lo stato del silenzio e il modo in cui funzioniamo. Per questo si chiama in inglese Projective Meditative Mind (mente meditativa proiettiva). Sei in uno stato specifico nella mente meditativa, e lì sei integrato, ti fondi nel sistema, e allora qualsiasi modificazione che produci nella tua attenzione ha un impatto sul sistema e ha un impatto sul tuo oggetto, ad esempio una persona malata. Una delle grandi battaglie che abbiamo fatto nel Sat Nam Rasayan è stata quella contro la possibilità di utilizzare un linguaggio già in uso, ovvero di diagnosticare. Una persona ha mal di testa e immediatamente pensi a un cibo che gli ha fatto male o a un raffreddore. Sei immediatamente condizionato dalla diagnosi, e questo nel Sat Nam Rasayan non ha alcun senso. Quello che osservi è l’impressione che produce in te il sistema, e attraverso la mente meditativa riduci la resistenza che ti sta producendo, una resistenza che riconosci attraverso la produzione delle tue sensazioni. Tu produci delle sensazioni, esprimi la relazione attraverso delle sensazioni; e quando osservi che una sensazione ha il sopravvento sul sistema e genera in esso una tendenza, la osservi come oggetto di resistenza e, se riesci a risolverla, risolvi la condizione che mantiene l’intolleranza nel paziente. Nel momento in cui il paziente diventa tollerante è guarito. Il Sat Nam Rasayan è questo.

Perché il Sat Nam Rasayan non è conosciuto quanto altre tecniche di cura?

Il concetto di fama… non ho nulla a che vedere con questo. Mi state chiedendo se abbiamo creato un numero sufficiente di allievi. Non ci siamo mai focalizzati sulla creazione di studenti ma sulla creazione di persone capaci di trasmettere l’insegnamento e al contempo capaci di guarire, di aiutare gli altri e di aiutare la situazione. Non ci siamo focalizzati sulla creazione di grandi masse di allievi perché non ha senso. Nè ci interessa creare una forma di training per insegnanti. Non ci interessa. Ci interessa invece che la qualità della gente che sta praticando Sat Nam Rasayan sia il più possibile elevata. Se una persona decide di insegnare, il problema è: che contributo darai tu, insegnando, all'insegnamento? A volte arriva qualcuno e dice "Io posso creare molti studenti". Questo non ci interessa, ci interessa che la tua partecipazione come insegnante abbia un impatto sull'insegnamento. Credo che per noi il punto focale, di questi tempi, sia stato quello di sostenere, di affinare... non so se si possa affinare... di integrare e di rendere più chiaro l'insegnamento. Non facciamo quasi pubblicità, la riduciamo a un minimo. Come per questo evento [la meditazione Re Man in India]... Tutti possono venire qui, devono soltanto bussare alla porta e se non si apre bussare più forte. Non c'è interesse economico, non c'è interesse a creare una setta o un gruppo di seguaci. Queste cose non ci interessano, ci interessa soltanto la manifestazione dell'insegnamento. Se riusciamo a ottenere questo, stiamo raggiungendo quello che è il nostro obiettivo.

Perché il Maestro ha scelto te per diffondere l'insegnamento?

È molto difficile localizzare se stessi come persone speciali. Io non ho mai pensato di essere una persona speciale. Mi chiedi perché il Maestro abbia scelto me... semplicemente perché ero abbastanza obbediente, credo. Mi diceva "Fai quello" e io lo facevo. Io sono messicano, e i messicani seguono sempre il nonno. E' una tradizione. Il nonno è l'espressione di quello che si deve fare. Tra nonno e maestro non c'è una grande differenza. E così per molto tempo, tutte le volte che mi chiedeva di fare qualcosa lo facevo. Ed è così che ho cominciato a entrare nel silenzio, e a un certo punto questo silenzio è diventato molto stabile. Nel momento in cui il silenzio è diventato stabile io ne ho riconosciuto la trascendenza, e Lui mi ha fatto capire di avere capito che io ero in quello stato, e in un certo senso lo ha certificato. E in quel momento l'insegnamento è terminato. Ed ecco tutte le tentazioni del mondo perché.... stai tentando di localizzare da qualche parte il tuo ego come un messaggero degli dei, come un canale. Ma in realtà non è altro che uno stato di silenzio. Un silenzio assolutamente e completamente umano, Non è soprannaturale. E' assolutamente umano, e corrisponde a questa Era.

Che relazione c'è tra il Sat Nam Rasayan e i cambiamenti che stiamo vivendo in questa Era?

Il fenomeno del Sat Nam Rasayan non è separato dal processo di modificazione di questa Era. Dobbiamo eliminare il processo simbolico, questo processo che consiste nel credere, per entrare in uno stato di esperienza e di percezione. Ciò accadrà naturalmente perché è l'attuale passaggio dall'Era dei Pesci all'Era dell'Acquario. O lo facciamo consapevolmente, senza fare drammi, o siamo destinati a soffrire. Il Sat Nam Rasayan si pone dunque come l'avamposto naturale di questo processo che sta accadendo a livello globale, la modifcazione dell'essere umano da essere simbolico a essere percettivo.